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Che schifo di mondo ci rimane

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Che schifo di mondo ci rimane,

noi che protetti dietro al piatto della cena

sentiamo le notizie tra i tepori

- o nudi nei cartoni delle strade stiamo

come tronchi già svuotati dall'inverno -

 

vivendo

 

della vostra morte solo l'eco di un grido

che non muore ma assorda fino a Dio.

E l'assedio, la paura, l'ultimo tremore

respirando piano l'alito del folle che squarterà

in eterno l'orrore della sua stessa mano.

 

pietà

 

Bambini dove siete andati? Fuggiti già lontano

oltre la nebbia scura che entra nelle bocche

e spegne il cuore lentamente, piano.

Non resta di voi l'odore tenero, la luce

che giocava col crepuscolo aspettando i sogni,

l'indomani.

 

preghiamo

 Emilio Capaccio - 17/12/2012 23:21:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Cara Cristina, il mondo è sempre lo stesso, né migliore, né peggiore,
sono gli uomini che peggiorano e paradossalmente in misura più che proporzionale alla soglia di agiatezza.

Quando morivamo di fame, eravamo felici!

Un bacio, mia dolce!

 Gloria Baldazzi - 15/12/2012 23:20:00 [ leggi altri commenti di Gloria Baldazzi » ]

E’ stata pura utopia la nostra di avere un mondo migliore. Ne è passato di tempo da quei nostri sogni più o meno giovanili ed invece ci ritroviamo in questo schifo tremendo...
Si fa largo la voglia di andarsene
Gloria Baldazzi

 Alessandra Ponticelli Conti - 15/12/2012 22:16:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Che schifo di mondo ci rimane! Cristina, quanta verità in questa tua amara constatazione. Non so se serva pregare, ma continuerò a farlo, nonostante tutto. Grazie per questa poesia che ho trovato bellissima.
Un abbraccio
Alessandra

 Cristina Bizzarri - 15/12/2012 11:23:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ho sentito forte il bisogno di fare un gesto, qualunque cosa per non rimanere indifferente, e la tentazione c’era: pensare ad altro, sintonizzarmi su un pensiero, una cazzata qualunque. Poi sono venuta al computer piena di vergogna e di resistenze. E poi ho scritto. E mi sono sentita meglio. Un segno tra i miliardi di segni che noi tutti siamo e, vivendo, informiamo: vorrà pur dire qualcosa. Io non sono religiosa in senso confessionale, ma sento e credo che ogni respiro che facciamo è prendere e restituire qualcosa a "qualcuno" - noi stessi, certo, ma anche un tutto che ci comprende, non importa sapere il nome e il cognome. I vostri commenti sono una prova del fatto che l’amicizia è un dono, oltre ad essere così significativi e veri. Vlad: la rima non era voluta, ma comunque è vero quello che dici: credo che la vita stessa sia patetica, per come inizia, per come finisce. Questo non toglie che noi siamo il senso e la parola. (La mia davvero minima ... ;-) ) In alcuni raggiunge le vette più alte.

 Massimo Caccia - 15/12/2012 01:05:00 [ leggi altri commenti di Massimo Caccia » ]

L’invito alla preghiera sembra aver destato imbarazzo tra i lettori. Cosa normale, oggi, quando siamo immersi nella cultura del rumore. La preghiera è silenzio, raccoglimento...tacere...forse nemmeno si può dire, senza prima avere fatto spazio.
Un testo che tornerò a leggere.

 Vlad - 15/12/2012 00:54:00 [ leggi altri commenti di Vlad » ]

insomma. a dire la verità, insomma. apprezzo molto il tuo modo di scrivere, e il contenuto di questa. ma critico completamente la resa totale. viene davvero voglia di scrivere troppo, lì dove sarebbe meglio togliere, che aggiungere.

e la pietà con la rima annessa è - mi perdonerai - tristemente patetica. nel caso mi scappasse, come autore, farei di tutto per reciderla, in un testo come questo.

e tante altre cose, ma vabbé, sono io, non tu.

 Franca Alaimo - 15/12/2012 00:03:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Cosa giudicare di questa poesia? Se esamino il contenuto, non posso che dire: Che schifo di mondo ci rimane; però non voglio fare questo, non voglio né piangere, nè pregare. Voglio mettermi di fronte all’oggetto-poesia e coglierne tutta la bellezza, quella bellezza che non è sconciata dalla violenza dei fatti, ma che vibra intensa, luminosissima, tenera, attraverso versi che, pur nati da un sentire immediato, sono, per esperienza di chi scrive, già filtrati e depurati da ogni eccesso, da ogni stridore, prima di posarsi sulle pagine.
L’urlo c’è ancora, ci risuona nelle orecchie, è vero; però la sua eco giunge fino a Dio, è là l’accoglie il supremo amore; perché non è Lui che non c’è, è l’uomo che non c’è...
A te un bacio per avermi donato una poesia così vera e così bella.
E’ la poesia del mondo che ci rimane.

 Giovanni Baldaccini - 14/12/2012 22:48:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Una serata difficile, Cristina, non solo per quello che hai scritto tu, che pure è gravissimo. Viene voglia di andarsene da questo mondo assurdo; unica ragione per restare: gli amici. Grazie di esserci Cristina, e di scrivere con tutta la tua anima. Io non credo in una trascendenza e tuttavia mi associo: c’è davvero bisogno di pregare.

 Carla de Falco - 14/12/2012 22:12:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Preghiamo. In silenzio, per una volta tanto.

 Luca Soldati - 14/12/2012 21:43:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

No Cristina carissima credo proprio di no.

 Cristina Bizzarri - 14/12/2012 21:26:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Caro Luca,chi ci ascolterà?
Preghiamo. Respiriamo: non è lo stesso?

 Loredana Savelli - 14/12/2012 21:24:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sì, che schifo di mondo, quanta disperazione. Pregare, sì, per chi rimane come noi nella desolazione e nello sgomento. Un abbraccio forte, è un dolore insopportabile.

 Luca Soldati - 14/12/2012 20:58:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

... sì Cristina, preghiamo, ma chi ci ascolterà?...

Ti abbraccio

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